Da sabato 27 aprile a domenica 9 giugno 2024
Reggio Emilia, Palazzo Franchetti
(Scuola Media Manzoni – via Emilia S. Stefano 33)
I luoghi di Alberto Franchetti
mostra fotografica a cura di Silvia Perucchetti e Marcello Romani
con le opere prime dei ragazzi del Laboratorio di fotografia della Scuola secondaria “A. Manzoni”
portfolio • link alla mostra sul Circuito OFF • brochure • intervista su IMD Radio
nell’ambito del Circuito OFF di Fotografia Europea 2024
in collaborazione con l’Istituto comprensivo “A. Manzoni”
- inaugurazione sabato 27 aprile 2024 ore 11, a seguito dell’Assemblea dell’AMAF
- sabato 27 aprile e domenica 28 aprile 2024: apertura ore 10-18
- tutte le altre giornate dal 29 aprile al 9 giugno: lun-sab ore 14-15
solo su appuntamento mostraoffschoolmanzoni@icmanzoni-re.edu.it - per info: Silvia Perucchetti 3470582149 (messaggi su Whatsapp, non chiamate) / mostraoffschoolmanzoni@icmanzoni-re.edu.it
Il progetto fotografico, a cura di Silvia Perucchetti e Marcello Romani, desidera far scoprire – o riscoprire – i luoghi che hanno incrociato la storia del compositore Alberto Franchetti (Torino, 1860 – Viareggio, 1942) e della sua famiglia, localizzati sia a Reggio Emilia e provincia che in tutto il Nord Italia.
Fra i luoghi documentati, Palazzo Franchetti in via Emilia S. Stefano a Reggio (oggi sede della secondaria di primo grado “A. Manzoni”), la tenuta del Cavazzone a Viano (RE), dove il compositore trascorse molti periodi dal 1888 al 1905, ospitò Giacomo Puccini e vi compose parti delle sue opere più famose (Germania e Cristoforo Colombo); l’incantevole Belvedere in ghisa e ferro (ieri in Città, oggi affacciato sulle colline reggiane), la Tenuta Aurelia di Reggiolo e Villa Levi a Coviolo; le dimore veneziane (la Ca’ d’Oro e palazzo Franchetti-Cavalli).
Concepito come progetto a lungo termine, questo reportage desidera iniziare a raccontare per immagini la storia ‘nascosta’ della famiglia Franchetti, da un lato ben nota agli studiosi, dall’altro molto spesso sconosciuta agli stessi reggiani, abituati tuttavia a incontrarne il cognome in vie, palazzi, modi di dire.
Già dallo scorso anno l’Istituto Manzoni, promuovendo il Comitato di Valorizzazione di Palazzo Franchetti, ha iniziato con i suoi alunni un viaggio alla scoperta della famiglia Franchetti, avviando un percorso di Public History che ha portato gli studenti a diventare per la propria scuola Ciceroni FAI. Ora, in occasione della mostra, alle opere dei due fotografi si affiancheranno alcuni scatti degli alunni, desiderosi di celebrare, insieme agli esperti che li hanno affiancati nel loro percorso di lavoro sulle fonti storiche, gli antichi proprietari della loro scuola; con i loro scatti, gli studenti della Manzoni valorizzeranno le piante e gli animali nascosti nelle decorazioni del palazzo.
Il progetto è promosso dall’Associazione per il Musicista Alberto Franchetti, con la collaborazione dell’Istituto comprensivo “A. Manzoni”.
Silvia Perucchetti
Silvia Perucchetti (1983) è musicologa, bibliotecaria e direttrice di coro, specializzata nello studio del Rinascimento musicale e direttrice del quadrimestrale FarCoro. Da tempo appassionata di fotografia, si dedica alla documentazione di concerti, eventi, beni culturali (manoscritti, stampe e tessuti) e alla fotografia artistica. Ha frequentato corsi di fotogiornalismo tenuti da Stefano De Grandis a Bologna, sul ritratto tenuti da Marco Montanari, sulla digitalizzazione dei beni culturali, documenti archivistici e librari a Venezia. Ha realizzato digitalizzazioni di manoscritti musicali per DIAMM · The Digital Image Archive of Medieval Music (Oxford) e per varie biblioteche emiliane. Queste le mostre personali realizzate: “Cosmo botanico. Cronache di paesaggio multietnico a Novellara” (Comune di Novellara, 2021); “Ars intexendi. Nodi, legami, intrecci romanici in divenire” (Associazione Ars Canusina, 2019, 4 allestimenti); “Religo. L’ortodossia nelle chiese cattoliche reggiane” (Comune di Casina, 2018). Dal 2015 fa parte del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico dell’Associazione per il Musicista Alberto Franchetti.
Marcello Romani
Da sempre appassionato di informatica, Marcello Romani risiede a Londra dal 2015 ed è attualmente cloud engineer presso un’importante banca d’investimento.
Incontra la fotografia in tenera età grazie all’interesse dei genitori. I primi anni a pellicola sulla Olympus di famiglia fissano i fondamentali tecnico-creativi del mezzo, influenzando positivamente il successivo approccio alle SLR digitali.
Alla musica dal vivo e all’interesse per i volti unisce un’attrazione per le simmetrie architettoniche e le geometrie astratte in cui si trasformano i dettagli dei paesaggi urbani.