Dall’Ars Canusina a What a Wonderful World: mostra fotografica a Casina, dal 16 novembre 2019

Dall’Ars Canusina alla mostra
What a Wonderful World

mostra fotografica di Silvia Perucchetti
promossa da Comune di Casina e Consorzio Ars Canusina

da sabato 16 novembre 2019 a marzo 2020
Casa della Cultura Ada Gregori, Casina (RE)
via Marconi 7

Inaugurazione: sabato 16 novembre 2019 ore 15.30

L’evento è collegato alla mostra What a Wonderful World
allestita a Palazzo Magnani (Reggio Emilia)

Il progetto documenta la presenza dell’arte romanica nell’architettura religiosa del territorio reggiano, dai cui motivi ornamentali Maria Bertolani Del Rio fra 1921 e ‘35 elaborò i canoni stilistici dell’artigianato poi definito Ars Canusina.
Al reportage di luoghi e reperti di antica ars lineandi (sulle orme del viaggio compiuto dalla Del Rio) si accostano immagini dalla realtà di oggi, in cui oggetti, linee, ombre, nodi, grovigli rimano fortuitamente la composizione degli intrecci matildici, nonché fotografie di oggetti in Ars Canusina del territorio di Casina (RE).

Ingresso libero
info: silviaperucchetti@yahoo.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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MOSTRA Ars intexendi al Castello di Sarzano / fino a domenica 21 luglio

Ars intexendi
Nodi, legami, intrecci romanici in divenire

mostra fotografica a cura di Silvia Perucchetti
promosso da Consorzio Ars Canusina

da sabato 29 giugno 2019 a domenica 21 luglio 2019
Castello di Sarzano, Sala Maria Bertolani Del Rio
(Casina, Reggio Emilia)

Il progetto documenta la presenza dell’arte romanica nell’architettura religiosa del territorio reggiano, dai cui motivi ornamentali Maria Bertolani Del Rio fra 1921 e ‘35 elaborò i canoni stilistici dell’artigianato poi definito Ars Canusina. Al reportage di luoghi e reperti di antica ars lineandi (sulle orme del viaggio compiuto dalla Del Rio) si accostano immagini dalla realtà di oggi, in cui oggetti, linee, ombre, nodi, grovigli rimano fortuitamente la composizione degli intrecci matildici.

INAUGURAZIONE

Castello di Sarzano, Sala Maria Bertolani Del Rio, sabato 6 luglio 2019, ore 10-13
Nell’ambito del convegno
Prospettive dell’Ars Canusina. L’essenza e l’ornamento

Intervengono: Nadia Davoli, presidente Consorzio Ars Canusina
Davide Zanichelli, presidente Fondazione Palazzo Magnani
Silvia Perucchetti, fotografa
Loretta Bellelli, assessora alla promozione del territorio – Comune di Bibbiano
Clementina Santi, assessora alla cultura – Comune di Canossa
Francesca Basinghi e Valentina Oppedisano, Labor – Enaip
Maria Grazia Diana, Liceo artistico “G. Chierici” – Reggio Emilia
Roberto Carriero, Commissione Ars Canusina – Comune di Casina
interventi musicali del Coro della Cappella Musicale San Francesco da Paola di Reggio Emilia diretto da Silvia Perucchetti · Erio Reverberi ghironde

Mostra visitabile liberamente tutti i sabato e domenica
fino al 21 luglio 2019, ore 10-19

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Concerto a Giandeto!

Cappella Musicale San Francesco da Paola

Venerdì 20 luglio 2018 – ore 19
Giandeto di Casina (RE), Chiesa della Conversione di S. Paolo
(via Chiesa, 2)

Concerto per Soli Deo Gloria

Federico Bigi, Giovanni Basile organo
Leonardo Pini
liuto e organo
Coro della Cappella Musicale San Francesco da Paola di Reggio Emilia
diretto daSilvia Perucchetti

Musiche di S. Rossi, P. Passereau, T. L. de Victoria, C. Merulo, G. P. da Palestrina

Ingresso libero
Dopo il concerto sarà possibile cenare

Soli Deo Gloria 2018
Restate 2018

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MOSTRA FOTOGRAFICA Ars Canusina, 14-22 luglio 2018

Il 14 luglio 2018 a Sarzano (Casina, RE) alle 9.30 inaugura un’altra piccola mia mostra fotografica: il reportage documenta l’Ars Canusina conservata nella casa protetta Villa Maria di Casina, emerso e fotografato nel 2016 in occasione della ristrutturazione della cappella interna.

La mostra è organizzata dal Consorzio Ars Canusina nell’ambito del convegno “L’Ars Canusina nel terzo millennio. Arte, storia, scienza, artigianato” ed è visitabile fino a domenica 22 nei giorni 14, 19 (dalle ore 21), 20, 21 e 22 luglio.

Durante il convegno la sala del centro congressi di Sarzano (ossia la chiesa sconsacrata) in cui è allestita la mostra verrà intitolata a Maria Bertolani Del Rio, psichiatra del manicomio S. Lazzaro di Reggio Emilia che negli anni ‘30 del XX secolo sperimentò l’artigianato come metodo di cura, conducendo un approfondito studio sui modelli decorativi romanici del territorio matildico e traendone così un canone figurativo che battezzò con il nome di Ars Canusina.

MOSTRA FOTOGRAFICA Re-ligo: L’ortodossia nelle chiese cattoliche reggiane 5-20 maggio 2018

Il 5 maggio 2018 ore 17 a Sarzano (Casina, RE) inaugura la mia mostra Re-ligo, reportage che documenta la vita liturgica ortodossa in alcune chiese di Reggio e provincia concesse alle comunità di rito orientale:

Centro convegni del Castello di Sarzano, 5-20 maggio 2018
progetto fotografico di Silvia Perucchetti
nell’ambito di Fotografia Europea 2018 circuito OFF
mostra a cura di Silvia Perucchetti, Roberto Carriero, Pier Domenico Rossi

  • Mostra visitabile nei giorni: 5-6, 12-13, 19-20 maggio 2018 ore 10-13, 16-19
  • Inaugurazione: sabato 5 maggio 2018, ore 17

CHE COSA DESCRIVE QUESTO PROGETTO

Il progetto Re-ligo di Silvia Perucchetti intende raccontare il microcosmo delle chiese cattoliche di Reggio Emilia e provincia concesse in uso ai culti cristiani orientali.

La CEI (Conferenza episcopale italiana) ha raccomandato ufficialmente la concessione dell’uso di edifici cultuali non più o scarsamente utilizzati in favore delle comunità cristiane non cattoliche.
In un panorama di sempre maggiore differenziazione culturale, il peso crescente dell’immigrazione rispetto alla popolazione residente ha come conseguenza l’introduzione di culture e confessioni religiose diverse da quelle tradizionali, in alcuni casi del tutto assenti in precedenza, in altri già inserite nel tessuto cittadino ma bisognose di nuovi e più ampi spazi di culto.

Questa trasformazione costituisce un caso del tutto peculiare, quasi simbolico, di convivenza religiosa: arredi, paramenti liturgici, opere d’arte preesistenti, lo stesso spazio architettonico coesistono con i nuovi arrivati. Colori liturgici dal diverso valore simbolico, differenti riti, differente calendario delle festività, differente impiego della luce (per esempio l’illuminazione al neon), differente uso degli spazi per i fedeli, differenti apparati musicali.

Ma ciò che le fotografie documentano non è una coesistenza passiva di oggetti e tradizioni: si tratta piuttosto di una “storia che si conserva e si trasmette”, nel senso indicato anche da papa Francesco (cfr Enciclica Laudato si’ par. 232).

Certe situazioni generano un cambiamento silenzioso ma visibile. Talvolta il rito della nuova comunità religiosa dà agli spazi liturgici nuova funzione e nuove regole: è il caso dell’abside nascosta dall’iconostasi, area interdetta alle donne e in cui il sacerdote effettua alcuni riti. Talora invece si afferma una nuova vita nel segno di una chiara continuità con il nostro passato: così le cantorie, oggi animate solo in circostanze concertistiche e ora “ripopolate” dal coro di fedeli.

I LUOGHI FOTOGRAFATI

La sostanza del progetto consiste in un reportage fotografico condotto in alcuni luoghi di culto in città e in provincia.

A Reggio Emilia:

  • chiesa di San Zenone (Comunità ortodossa di rito bizantino del Patriarcato di Costantinopoli);
  • Oratorio del Cristo (Comunità ortodossa rumena, in prevalenza composta da rumeni e moldavi);
  • chiesa di San Giorgio (Comunità greco-cattolica di rito bizantino [Uniati], in prevalenza composta da Ucraini; alcuni aspetti del rito coincidono con quelli cattolico-occidentali);

A Novellara:

  • chiesa della Beata Vergine del Popolo (di proprietà del Comune e dedicata alla Madonna della Neve per la Chiesa di Roma e alla Santa Trinità per la Chiesa Ortodossa russa del Patriarcato di Mosca; i riti cattolici e ortodossi si sono sempre alternati, diversamente da quanto accade altrove, e in occasioni importanti i sacerdoti sono presenti entrambi. La Comunità è composta da russi, ucraini, moldavi, rumeni, bielorussi e da un italiano convertito).
© Silvia Perucchetti